Affidamenti diretti: il MIT sulla richiesta informale dei preventivi

Nel caso di affidamenti diretti, l’acquisizione dei preventivi va effettuata avvalendosi di una modalità che consenta di garantirne la provenienza e di tracciare le operazioni effettuate, in modo da documentare l’istruttoria svolta.

Affidamento diretto e richiesta preventivi: come procedere?

A spiegarlo è il supporto giudirico del Servizio Contratti Pubblici del MIT, in risposta al quesito di una Stazione Appaltante sulla possibilità di acquisire preliminarmente e in maniera informale i preventivi nell’ambito di un affidamento diretto ex art. 50, c. 1, lett. a) e b) del d.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici).

In particolare, la SA ha richiesto se vi siano eventuali ostacoli all’utilizzo della posta elettronica istituzionale (nome.cognome@ente pubblico), per la richiesta preliminare e ricezione di preventivi, finalizzata ad un successivo affidamento diretto.

Secondo l’Amministrazione, la normativa non lo vieterebbe in quanto:

  • secondo il Vademecum ANAC del 30 luglio 2024, la fase di selezione informale nella quale il RUP… può procedere… all’acquisizione di più preventivi o anche di un solo preventivo che vengono valutati discrezionalmente dalla SA… può avvenire con o senza l’impiego di una piattaforma certificata“. Ne consegue quindi che tale attività prodromica, può avvenire anche tramite PEI;
  • l’affidamento diretto avverrebbe, una volta individuato il preventivo migliore, tramite l’unica piattaforma digitale in dotazione alla SA ossia il MEPA di CONSIP, per mezzo dello strumento Trattativa Diretta;
  • l’uso della PEI è molto più snello, funzionale ed efficace della PEC poiché quest’ultima, essendo unica per tutto l’ente pubblico, comporta tempistiche molto più dilatate sia d’invio (la PEC viene firmata in uscita dal solo Dirigente responsabile dell’Ente che deve quindi essere presente e non avere altre urgenze lavorative) che di ricezione (subordinate alle tempistiche di protocollazione e smistamento della corrispondenza in entrata, da parte dell’ufficio preposto), spesso incompatibili con le esigenze di tempestività ed urgenza che richiede l’acquisto.

Il parere del MIT

Per rispondere al quesito, nel Parere del 6 dicembre 2024, n. 3065, il MIT ha richiamato il Parere ANAC 11 settembre 2024, n. 410 con cui l’Autorità ha certificato (questo il verbo utilizzato dal Supporto Giuridico) la possibilità di effettuare l’affidamento diretto previo “confronto” tra preventivi, tramite il c.d. “affidamento diretto procedimentalizzato”.

Sul punto, la giurisprudenza – ritenendo ammissibile anche questa ipotesi -ha richiamato, nella sentenza del TAR Puglia 2 ottobre 2024, n. 1032, il rispetto delle norme del Codice e, in particolare, della c.d. piccola evidenza pubblica.

Pertanto, ai fini dell’acquisizione dei preventivi, occorre avvalersi comunque di una modalità che consenta di garantirne la relativa provenienza e di tracciare le operazioni effettuate, in modo da documentare l’istruttoria svolta, rimettendo comunque alla stazione appaltante le valutazioni sul mezzo da utilizzare.

Inoltre, ribadisce il MIT, come specificato nel Vademecum ANAC, l’utilizzo delle piattaforme certificate si riferisce all’utilizzo di PAD che hanno compiuto il processo di certificazione delineato dalle Regole tecniche di AGID.

 

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