Asseverazioni e bonus edilizi, non passano le richieste di alleggerire le sanzioni per i professionisti. Confermati i massimali delle assicurazioni e i limiti alla cessione del credito. Le comunicazioni su cessioni e sconto in fattura slittano al 29 aprile.
Nulla di fatto per l’alleggerimento delle sanzioni a carico dei professionisti impegnati nelle asseverazioni connesse ai bonus edilizi. Nonostante le richieste, avanzate dalle forze politiche e dal mondo delle professioni, non sono stati approvati gli emendamenti al disegno di legge Sostegni ter.
Confermati anche i massimali delle assicurazioni, che i professionisti asseveratori devono stipulare, il limite di tre passaggi, con condizioni, per la cessione del credito e il meccanismo di revisione dei prezzi per contrastare i rincari delle materie prime.
L’unica novità, in tema di bonus edilizi, è che slitta al 29 aprile il termine per comunicare all’Agenzia delle Entrate la scelta della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Il testo del disegno di legge, approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, su cui il Governo chiederà la fiducia, sarà oggi e domani all’esame dell’Aula del Senato e poi passerà alla Camera per l’approvazione definitiva.
Sanzioni per i professionisti asseveratori
Sono state confermate, nonostante le richieste degli addetti ai lavori, le sanzioni più pesanti a carico dei tecnici che, nelle asseverazioni, espongano informazioni false o omettano informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto o, ancora, attestino falsamente la congruità delle spese. In questi casi, i professionisti saranno puniti con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50mila a 100mila euro.
Durante la discussione in Commissione erano stati presentati emendamenti che miravano ad eliminare la reclusione e abbassare gli importi della multa, facendola oscillare da un minimo di 10mila euro a un massimo di 50mila euro.
Per ogni intervento comportante attestazioni o asseverazioni, il professionista stipulerà una polizza di assicurazione della responsabilità civile con massimale pari agli importi dell’intervento oggetto delle attestazioni o asseverazioni.
Anche in questo caso, gli emendamenti presentati, ma poi respinti, chiedevano che, per i lavori di importo fino a 5 milioni di euro, il massimale fosse pari almeno al 10% dell’importo dei lavori e, per i lavori di importo superiore a 5 milioni di euro, il massimale fosse pari almeno al 20% dell’importo.
Cessione crediti, comunicazioni prorogate al 29 aprile
Con un emendamento del Movimento 5 Stelle, i termini per comunicare all’Agenzia delle Entrate la scelta dello sconto in fattura e della cessione del credito sono stati prorogati al 29 aprile.
Il termine, normalmente fissato al 16 marzo di ogni anno, era stato già posticipato al 7 aprile per consentire l’aggiornamento del sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate alle nuove regole.
L’ulteriore proroga, sostengono i promotori dell’emendamento, sarà utile a compensare i blocchi che si sono verificati a causa delle incertezze dovute ai repentini cambiamenti del panorama normativo.
Cessione dei crediti con tre passaggi
Confermati i nuovi limiti sulla cessione del credito per evitare le frodi. Le due cessioni successive alla prima potranno essere effettuate soltanto a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario o imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.
Non saranno consentite cessioni parziali e, per evitare il frazionamento, al credito sarà attribuito un codice identificativo univoco.
Caro materiali e revisione dei prezzi
Nei bandi di gara saranno inserite clausole di revisione dei prezzi.
Per i lavori pubblici, le Stazioni Appaltanti potranno valutare le variazioni dei prezzi dei singoli materiali da costruzione superiori al 5% e, eventualmente, procedere alla compensazione.
Non è stata accolta la richiesta di estendere questo meccanismo anche ai servizi e alle forniture.