Da oggi entrano in vigore le modifiche al Codice dei contratti contenute negli articoli dall’1 al 9 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76.
In verità bisogna dire che non si tratta di vere e proprie modifiche strutturali al Codice dei contratti, ma di modifiche in merito a questioni di tempo e di dettaglio, per far si che si riescano così a superare le difficoltà sorte in merito ai punti di vista completamente opposti delle due fazioni dell’attuale Governo su vari contenuti del D.Lgs. n. 50/2016 e sulle possibili modifiche.
Le modifiche riguardano: le agevolazioni e i benefici economici per sostenere e rilanciare il sistema economico che si trova in una situazione di urgenza anche in assenza della documentazione antimafia; le aggiudicazioni delle gare; la verifica e i protocolli di legalità per l’antimafia perchè, in merito al comma 4, si evince che se da verifiche successive dovesse scaturire un’ informazione interdittiva antimafia, i contratti sarebbero risolti di diritto, se vi però è il pagamento del valore delle opere già effettuate e il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione del rimanente; l’ appalto integrato; le cause di esclusione dei contratti; e molte altre.
Di.Sa crede che tali modifiche apportate al Codice dei contratti, possano essere di aiuto per gli operatori in modo tale da riuscire a fronteggiare le difficoltà sorte per i differenti pensieri politici dell’attuale Governo.