Superbonus 110% e Isolamento termico a cappotto: audit, progettazione ed esecuzione dei lavori.L’articolo illustra sinteticamente le procedure per valutare la possibilità di realizzare un intervento di isolamento termico negli edifici esistenti con particolare focus sul ruolo e sulle opportunità delle P.A.

L’articolo entra nel dettaglio

  • dell’audit;
  • dei riferimenti normativi (norme UNI);
  • degli aspetti da tenere in considerazione nella progettazione dei sistemi cappotto e nella valutazione della corretta esecuzione.

E’ una versione sintetica di argomenti con problemi tecnico-scientifici aperti.

Responsabilità e strumenti delle P.A. e degli altri Enti pubblici nel migliorare la prestazione energetica ed ambientale degli edifici

Le Pubbliche Amministrazioni ed anche gli Istituti autonomi per le case popolari (ATER, I.a.c.p.), oltre agli Enti che hanno le loro stesse finalità, in considerazione delle finalità sociali e di promozione dell’efficienza energetica ed ambientale che il corpus legislativo comunitario e nazionale conferiscono loro, anche attraverso strumenti finalizzati al superamento delle barriere tecniche ed economiche legate agli interventi di efficientamento energetico, ha previsto dei meccanismi di detrazione e finanziamento che a partire dal più recente cd. Superbonus, passando ad esempio per il Conto Termico 2.0 e i fondi regionali, permettono, mantenendo il principio della non sovrapposizione degli aiuti alla concorrenza del 100% della spesa sostenuta, all’Ente proponente l’intervento a seguito di una attenta contabilizzazione per capitoli di spesa degli interventi di procedere alla loro realizzazione minimizzando o annullando le quote di autofinanziamento. Al fine di procedere alla definizione delle opere di riqualificazione energetica, acquisisce un ruolo centrale la valutazione delle prestazioni della struttura oggetto di analisi.

Diagnosi delle prestazioni del sistema edificio-impianto

La fase conoscitiva delle caratteristiche climatiche, tipologiche, morfologiche, storiche, tecniche, con la individuazione delle finestre di opportunità che le condizioni di fatto dell’immobile rileva, è di primaria importanza per la corretta allocazione delle risorse economiche di ogni progetto di riqualificazione energetica, anche in considerazione del fatto che la sostenibilità tecnica ed economica dell’intervento, debba necessariamente contemplare l’utilizzo della giusta quantità di materiali minimizzando conseguentemente, anche attraverso la scelta dei prodotti e sistemi costruttivi, l’impatto ambientale dell’intervento la cui efficacia è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.

Il rilievo geometrico e materico dell’edificio, preferibilmente per mezzo della tecnica termografica, successiva indagine termoflussimetrica o indagine endoscopica in relazione al caso specifico e la valutazione del rendimento degli impianti dell’edificio,  nonché l’analisi dei consumi reali, forniscono informazioni preziose che potranno convenientemente essere utilizzate per la fase diagnostica, secondo quanto previsto dalle metodologie di calcolo descritte nelle norme UNI/TS 11300 ed a tutte le altre norme tecniche ad essa collegate. In sostanza si focalizzi l’obiettivo di rappresentare e discretizzare i dati rilevati affinché il modello energetico costruito sia il più vicino possibile alla rappresentazione del mondo reale, così da prefigurare correttamente gli scenari futuri generati dagli interventi migliorativi e ridurre le incertezze ed il rischio di insuccesso.

Uno degli interventi più potenti ed incisivi sul patrimonio immobiliare esistente e sul miglioramento delle condizioni termoigrometriche degli ambienti interni, collegato per altro sia agli obblighi di legge di cui al D.M. 26 Giugno 2015 “Requisiti minimi”, sia alle finestre di opportunità che si generano in molte tipologie di strutture edilizie, è quello legato alla realizzazione degli isolamenti esterni, denominati cappotti termici.

Sistemi a cappotto – Procedure

Il sistema d’isolamento termico a cappotto, ad oggi, è la misura più efficace per l’efficienza dell’involucro edilizio. E’ indicato sia per le nuove costruzioni che per il risanamento di edifici esistenti.  Detto sistema deve rispettare tre requisiti fondamentali che distinguono un cappotto termico qualunque da un cappotto termico eccellente:

  • Scegliere esclusivamente sistemi a cappotto forniti e certificati come kit, dotati di certificato ETA (secondo ETAG 004) e di marcatura CE di sistema
  • Eseguire una corretta progettazione e posa del sistema d’isolamento termico (secondo il rapporto tecnico UNI/TR 11715:2018)
  • Avvalersi di posatori di cappotto termico specializzati ed esperti le cui competenze siano certificate secondo la norma UNI 11716:2018.

A livello europeo esiste un riferimento normativo per i sistemi d’isolamento termico a cappotto denominato ETAG 004, che definisce il sistema a cappotto come un sistema di elementi costruttivi costituito da diversi componenti specifici prestabiliti, quali:

  • Collante;
  • Materiale isolante;
  • Tasselli (se necessari);
  • Intonaco di base;
  • Armatura (rete in tessuto di fibra di vetro);
  • Intonaco di finitura (rivestimento con eventuale fondo adatto al sistema);
  • Accessori (come per esempio rete angolare, profili per raccordi e bordi, giunti di dilatazione, profili per zoccolatura).

Viste le direttive europee vigenti in materia di prodotti per l’edilizia, tutti i fornitori (produttori e/o rivenditori) hanno l’obbligo di fornire esclusivamente sistemi ETICS omologati e dotati di apposito marchio CE secondo quanto stabilito dall’ETAG 004 e/o dal corrispondente EAD (European Assessment Document).In Italia, la marcatura CE dei sistemi ETICS, è ad oggi a carattere volontario, ma la stessa rappresenta un elemento distintivo ulteriore ai fini della valutazione qualitativa di un sistema agli occhi di un progettista, di un posatore o dell’utente finale.Per la buona riuscita di un intervento di efficientamento energetico dell’involucro opaco mediante sistema a cappotto è fondamentale che, in fase di progettazione prima, di gestione del cantiere poi, si tengano presenti i requisiti di seguito elencati:

  • Il sistema ETICS previsto sia correttamente dimensionato per l’isolamento termico richiesto e garantisca un adeguato passaggio del vapore;
  • Siano rispettate le normative antincendio;
  • Tenere in considerazione tutte le indicazioni sulla morfologia del territorio adiacente all’edificio ed i relativi carichi di vento caratteristici per definire il fissaggio meccanico supplementare mediante tassellatura;
  • Giunti, raccordi, perforazioni e dettagli siano progettati mettendo a disposizione chiare indicazioni di realizzazione ed inoltre siano realizzati in modo da resistere alla pioggia battente ed impedire la formazione di umidità sul retro del sistema a cappotto;
  • Gli elementi di fissaggio (esempio persiane ringhiere, tapparelle ecc) siano realizzati in modo da consentire un montaggio stabile e privo di ponti termici;
  • Siano correttamente analizzate tutte le zone critiche e valutate le soluzioni più adeguate (esempio per la zoccolatura, edifici alti, contatto con acqua);
  • Corretto stoccaggio dei componenti del sistema;
  • Nella fase di lavorazione (asciugatura ed indurimento), la temperatura ambientale (supporto e materiali) deve essere di almeno +5/7°C e non superiore a +30°C; inoltre il vento o l’esposizione diretta alla luce del sole (irraggiamento solare) possono creare modifiche alle caratteristiche di lavorazione;
  • Prevedere l’impiego di sistemi ombreggianti ai ponteggi se necessario;
  • Impiegare esclusivamente acqua fredda potabile per l’impasto delle malte e non impiegare mai l’acqua che si è riscaldata per la permanenza nel tubo di gomma (sempre acqua potabile con temperatura massima 30 °C).

Prima dell’installazione del sistema a cappotto, bisogna porre molta attenzione al supporto, determinandone l’idoneità del supporto. Nella fattispecie occorre valutare:

  • Lo stato di conservazione, il grado di umidità, il rischio di risalita dell’acqua, individuazione di crepe nel sottofondo
  • Eseguire una prova di sfregamento per determinare l’assenza di polveri, efflorescenze dannose o rivestimenti esistenti friabili;
  • eseguire una prova di resistenza all’abrasione o all’incisione per determinare la resistenza e la capacità di sopportazione del carico da parte del supporto;
  • eseguire una prova di bagnatura per determinare l’assorbimento e l’umidità del supporto;
  • eseguire una analisi visiva per la valutazione dell’umidità e verifica della planarità;
  • eseguire una prova di resistenza allo strappo;
  • eseguire una prova di estrazione dei tasselli.

Valutazione delle prestazioni raggiunte e dei lavori eseguiti

Premesso che la  verifica della realizzazione delle opere è attività da condurre in cantiere durante il corso dell’opera, in caso di valutazioni delle prestazioni e dei lavori eseguiti a posteriori, la tecnica termografica rappresenta l’unica tecnica che permette di verificare velocemente la qualità dell’isolamento termico ed eventuali difetti di posa, senza interventi invasivi. La tecnica consente la valutazione della presenza di  errori di realizzazione e posa, anche invisibili ad occhio nudo, che possono rendere un componente importante di un involucro edilizio un generatore di problemi dalla soluzione complessa  con ovvie ripercussioni sulla durabilità e sulle prestazioni dell’intervento che, pertanto, non consentirebbero il raggiungimento del vantaggio pianificato in sede di diagnosi energetica.

fonte

Share This