L’entrata a regime del nuovo Codice dei Contratti Pubblici ha determinato, a partire dal 1° luglio 2023, non pochi dubbi di applicazione da parte delle Stazioni Appaltanti, legati anche a questioni pratiche come la corretta compilazione del Documento di Gara Unico Europeo elettronico italiano.
Sul DGUE-it, ha fornito chiarimento il supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il parere del 1° settembre 2023, n. 2270, nel quale richiama due importanti punti di riferimento:
- le Linee guida per la compilazione del DGUE-it, contenute nel Comunicato del MIT del 30 giugno 2023, prot. n. 6212;
- il nuovo modello di DGUE-it.
La compilazione del DGUE è effettuata attraverso la piattaforma di approvvigionamento digitale conformemente alle specifiche tecniche emanate da AgID.
Il DGUE rappresenta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell’articolo 47 del d.P.R. 445/2000, utile all’OE per accertare:
- di non trovarsi in una delle situazioni di esclusione di cui al Titolo IV, Capo II, della Parte V del Codice (artt. da 94 a 98);
- soddisfare i pertinenti criteri di selezione di cui agli artt. 100, 103 e 162 del Codice;
- rispettare, nei casi previsti, le norme e i criteri oggettivi fissati al fine di limitare il numero di candidati qualificati da invitare a partecipare, ai sensi dell’articolo 70, comma 6, del Codice.
Di.sa. vi ricorda che, nelle diverse parti del DGUE l’OE, può indicare anche l’Autorità pubblica o il soggetto terzo, oppure il link, presso il quale le stazioni appaltanti ed enti concedenti possono acquisire tutta la documentazione a riprova di quanto dichiarato.