In materia di contratti pubblici, le semplificazioni principali, riguardano le procedure per l’incentivazione degli investimenti pubblici durante il periodo emergenziale, in relazione all’aggiudicazione dei contratti pubblici sotto soglia e a quelli sopra soglia e di rilevanza nazionale.
Per i contratti sotto soglia viene inserita una norma transitoria, con efficacia limitata alle procedure avviate fino al 31 luglio 2021, che prevede solo due modalità di affidamento dei contratti pubblici: l’affidamento diretto o in amministrazione diretta per lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 150mila euro; e l’applicabilità della procedura negoziata senza bando, con consultazione di almeno cinque operatori per tutte le altre procedure, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, con individuazione degli operatori in base a indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici. Sopra questa soglia minima, la trattativa direttadeve avvenire con almeno cinque operatori, fino a un tetto intermedio, che dovrebbe essere poi fissato a 5 milioni di euro. Sopra tale cifra, resta invece la necessità di fare il bando.
Di.Sa afferma che ci saranno vità in vista anche per la valutazione di impatto ambientale (VIA), tagliando in particolare le tempistiche (che al momento possono richiedere fino a dieci anni).