Superbonus 110%: in Gazzetta Ufficiale la quarta cessione del credito.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 28 aprile 2022 della Legge 27 aprile 2022, n. 34 di conversione del Decreto Legge n. 17/2022 (Decreto Bollette) sono effettive le tanto attese modifiche al meccanismo delle opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito) ai principali bonus edilizi (superbonus 110%, ecobonus, bonus casa, sismabonus, bonus facciate, …).
Il meccanismo di cessione del credito
Dopo le modifiche arrivate dal Decreto Legge n. 4/2022 (Decreto Sostegni-ter) e dalla sua legge di conversione (con in mezzo il Decreto Legge n. 13/2022 poi abrogato), il mondo dell’edilizia si è trovato nella paradossale situazione di avere più crediti nel cassetto fiscale che liquidità per poter pagare materiali, fornitori, dipendenti, tasse,…
Grazie agli articoli 119 e 121 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) il settore delle costruzioni era entrato in un processo virtuoso di riqualificazione energetica e strutturale del patrimonio immobiliare italiano che ha risvegliato l’economi come non avveniva da decenni. Un vero “rilancio” a cui hanno contribuito:
- i contribuenti che hanno avviato, con tutti i rischi che ne derivano, un intervento spesso anche invasivo e con tutti i rischi che ne possono derivare;
- professionisti e imprese che, grazie alle opzioni alternative, hanno potuto applicare lo sconto in fattura, consapevoli che il credito maturato si sarebbe convertito in liquidità nel giro di pochi mesi;
- le banche e gli intermediari finanziari che hanno cominciato ad acquistare crediti fiscali.
Il sistema ha avviato un volano che non è stato interrotto neanche dalle prime misure antifrode di cui al D.L. n. 157/2021 poi riprese nella Legge n. 234/2021. Fin qui tutti interpretavano la parte che sarebbe servita per far riprendere il mondo delle costruzioni.
Il vero cambio non tanto di marcia quanto di direzione è cominciato qualche giorno prima della pubblicazione in Gazzetta del Decreto Sostegni-ter quando, conoscendo già le modifiche alla prima cessione del credito, Banche, Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti hanno sospeso le procedure di acquisto dei crediti fiscali.
Avendo coinvolto nel progetto “edilizia e bonus” un settore così delicato come quello bancario, doveva essere chiaro che anche solo una piccola modifica avrebbe avuto serie ripercussioni sulle possibilità e la voglia di investire in un comparto con tutte queste complessità.
Le problematiche
Ed è proprio qui che il sistema si è inceppato. L’impossibilità di cedere il credito maturato da sconto in fattura da parte di imprese e professionisti, ha generato una moneta virtuale non più spendibile e che non serve a nulla se chi la possiede non riesce più a sopravvivere nel mercato.
Sono migliaia i professionisti e le imprese che hanno cominciato ad unirsi in vere e proprie class action che chiedono a Governo e Parlamento di intervenire con sollecitudine, pena il loro fallimento con il conseguente effetto sociale.
Le modifiche del decreto Bollette
Al momento la risposta è arrivata con gli articoli 29-bis e 29-ter (aggiunti nel percorso di conversione in legge) del Decreto Bollette che prevedono:
- la modifica delle lettere a) e b), comma 1 dell’art. 121 del Decreto Rilancio in modo da consentire alle banche e agli enti finanziari una ulteriore cessione del credito rispetto al numero massimo di cessioni previsto dalla normativa vigente, da effettuarsi esclusivamente a favore dei soggetti con i quali abbiano stipulato un contratto di conto corrente, senza facoltà di ulteriore cessione (art. 29-bis);
- la proroga al 15 ottobre 2022 del termine per la comunicazione dell’opzione per l’applicazione dello sconto sul corrispettivo o della cessione del credito da parte dei soggetti IRES e soggetti titolari di partita IVA il cui termine di presentazione della dichiarazione scade il 30 novembre 2022 (articolo 29-ter).
Gli effetti
È chiaro che per conoscere gli effetti di questa modifica si dovranno attendere le analisi del sistema bancario oltre che le intenzioni di Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti. All’orizzonte c’è un nuovo provvedimento emergenziale in cui arriverà la tanto attesa proroga prevista per l’utilizzo del superbonus 110% per gli edifici unifamiliari. Si comincia, però, a parlare di inserire all’interno di questo Decreto Legge, nuove aperture che da una parte diano maggiore sicurezza allo Stato circa la veridicità delle detrazioni fiscali e dall’altra aprano il mercato di circolazione di questa moneta virtuale.