La maggioranza e l’opposizione hanno presentato degli emendamenti al disegno di legge di conversione del DL 39/2024, la norma varata dal Governo per mettere la parola fine ai costi generati dal Superbonus e dai bonus edilizi, per chiedere meno vincoli per cessione del credito e sconto in fattura e riapertura, con limiti, della remissione in bonis.

Un emendamento al ddl propone di continuare a consentire la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2025 e per gli interventi di messa in sicurezza antisismica negli edifici residenziali.

Un emendamento propone di continuare a consentire la remissione in bonis per gli interventi per i quali la copia dell’asseverazione è stata trasmessa all’Enea entro il 30 marzo 2024 (data di entrata in vigore del DL 39/2024).

La riapertura della remissione in bonis consentirebbe la sanatoria di ritardi e imprecisioni nelle comunicazioni relative alla scelta dello sconto in fattura e della cessione del credito entro il 15 ottobre 2024 (termine per l’invio della dichiarazione dei redditi).

Il 4 aprile è scaduto il termine ultimo per inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione relativa alla cessione del credito e allo sconto in fattura, ma se le proposte non saranno accolte non sarà consentita alcuna correzione o integrazione.

Di.sa ricorda che l’obiettivo del DL 39/2024 è continuare il lavoro iniziato con il Decreto “Blocca cessioni” che ha limitato la cessione del credito e lo sconto in fattura agli interventi per i quali i titoli abilitativi, o le prove atte a dimostrare l’avvio dei lavori, sono stati presentati entro il 16 febbraio 2023.

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