L’Anac attraverso l’Atto del Presidente del 24 giugno 2024, richiama le stazioni appaltanti ad effettuare un controllo preventivo sull’autenticità della polizza fideiussoria e che essa sia riferibile ad imprese ed intermediari regolarmente autorizzati.

Questo controllo rientra tra i doveri di diligenza, prudenza, perizia, imparzialità e buona condotta che le Stazioni Appaltanti sono tenute ad osservare per non incorrere in documenti falsi, a fronte di anticipazioni anche ingenti da parte delle Amministrazioni.

Inoltre, con il Comunicato Stampa congiunto del 28 maggio 2020, Banca d’Italia, IVASS, ANAC e ACGM hanno fornito alcuni suggerimenti per le amministrazioni pubbliche al fine di ridurre il rischio di accettare garanzie finanziarie non valide.

In particolare si legge nel Comunicato che “Nel mercato italiano di queste garanzie, infatti, sono state riscontrate varie criticità: in alcuni casi, fideiussioni e polizze assicurative fideiussorie sono state emesse da soggetti non legittimati a farlo o si sono successivamente rivelate false; in altri, sono state emesse da soggetti formalmente legittimati ma che, al momento dell’escussione, si sono rivelati insolventi; Un’attenta attività di controllo prima di accettare garanzie, svolta dalle Pubbliche Amministrazioni seguendo i suggerimenti formulati dalle Autorità, può evitare di perderne la protezione o di incorrere in contenziosi e contestazioni.”.

Di.sa. ribadisce che, il Comunicato del 28 maggio 2020 afferma chiaramente che le stazioni appaltanti devono verificare due condizioni:

  • che la garanzia sia rilasciata da un soggetto legittimato;
  • che la polizza non sia contraffatta attraverso la richiesta diretta alla compagnia di assicurazione che ha emesso la polizza circa la sua validità.
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